Matrice di Eisenhower: dai la giusta priorità al tuo Business Plan!

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La Matrice di Eisenhower è il primo strumento che viene citato quando di parla di gestione efficace del tempo e delle priorità… ne avrei sicuramente sentito parlare!

In breve, nei quattro quadranti che la compongono possiamo andare a collocare ogni nostra azione in base al grado di urgenza ed importanza ed ottenere delle indicazioni su come svolgere quelle azioni.

Per chi non sapesse come utilizzarla, qui trovate un articolo di Ionos che vi guida in ogni passaggio!

E il business plan cosa c’entra con la matrice di Eisenhower?

Spesso riceviamo delle richieste “affannate” di redigere un business plan in tempo record. Le decliniamo sempre. Perché? Perché il business plan è un’azione (o meglio un processo) che non può essere attuato con urgenza.
Il business plan non è un documento che redige il consulente chiuso dentro una stanza, di fronte ad un file excel, inserendo scostamenti più o meno realistici rispetto ai numeri realizzati l’anno precedente. Non è nemmeno un pezzo di carta privo di valore che richiede la banca.

Come si redige un buon business plan

La redazione di un buon business plan parte dalla revisione e attualizzazione del modello di business e richiede la partecipazione dell’imprenditore e dei suoi collaboratori in fase di costruzione, per poter contenere un planning di azioni concrete, sfidanti, ma allo stesso tempo realizzabili e sostenibili numericamente.

Fattibilità, ricerca, pianificazione e collaborazione sono le quattro parole chiave per redigere un buon business plan.

Dall’urgenza alla strategia: il giusto quadrante della matrice di Eisenhower

Il business plan è un’opportunità di miglioramento della propria strategia, una chance per pensare al futuro e a quali obiettivi si vogliono raggiungere. L’urgenza non aiuta in questo processo di discernimento. Serve prendere un pò di tempo per focalizzarsi su quanto è stato, è e vogliamo che sia. Il tempo dedicato alla realizzazione di un buon business plan è prezioso. 

La parte qualitativa del business plan costituisce le fondamenta su cui creare la parte quantitativa. Studiare i propri competitor diretti ed indiretti e validare il mercato sono degli step indispensabili che richiedono tempo. Essere frettolosi in questa fase strategica ed analizzare in maniera superficiale il proprio mercato può rendere la parte quantitativa inefficace nella realtà.

I numeri che si mettono nel file excel del Business Plan si fondano su delle assunzioni. Queste assunzioni si basano su medie di dati raccolti e se le stime sono troppo affrettate, rischiano di non essere poi attendibili.

La stesura di un Business Plan non è urgente ed importante, ma deve essere collocato nel quadrante importante e non urgente. Non è una corsa alla meta, ma un accompagnamento saggio che ci affianca nella costituzione o revisione della nostra attività. Il Business Plan è la cartina nautica con cui orientare la nave aziendale verso la meta.

Come ci ha detto un consigliere di amministrazione alla fine del percorso di realizzazione del BP “È un atto di volontà e di consapevolezza, utile a ripartire con slancio e determinazione verso nuovi risultati”.

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