IL TEMPO E’ GALANTUOMO…. FORSE
IL TEMPO E’ GALANTUOMO: E’ SEMPRE VERO?
Quando Voltaire usò questo aforismo intendeva evidenziare come il trascorrere del tempo ristabilisca alla fine la verità, ripari i torti, medichi ogni ferita.
Bisogna saper attendere per arrivare, alla fine, alla verità ed alla giustizia.
Tuttavia, in ambito aziendale, lasciare trascorrere il tempo, soprattutto non “gestirlo” correttamente, non è certamente un atteggiamento positivo.
IL TEMPO VA GESTITO AL MEGLIO
Il tempo incide in modo significativo nei bilanci delle aziende. Le scelte o le “non scelte” effettuate nel gestire alcune variabili legate al tempo possono comportare impatti significativi in termini finanziari, patrimoniali ed economici….
Facciamo degli esempi pratici?
- Se un’azienda vede aumentare i tempi medi di incasso dei propri crediti, perché ad esempio pur di mantenere dei clienti, concede dilazioni maggiori o “non” monitora il rispetto dei termini contrattuali delle scadenze di pagamento dei propri clienti – a parità di fatturato – cosa accade?
- Se la merce prodotta o le materie prime rimangono in magazzino per tempi lunghi legati a una scarsa capacità di gestire correttamente gli stock, o per errate pianificazioni degli approvvigionamenti, cosa accade alla nostra azienda?
Accade una cosa molto semplice, tecnicamente il Capitale Circolante Netto Operativo (CCNO) assorbe liquidità.
Il potenziale flusso di cassa prodotto dall’EBITDA (valore economico) non si trasforma in CASH FLOW (valore finanziario) perché viene intrappolato dal tempo ovvero:
- da + giorni di credito ai clienti;
- da + giorni di giacenza delle scorte in magazzino .
IL TEMPO E’ DENARO
Ed ecco un altro detto che alla fine esprime al meglio quanto sopra evidenziato.
La variabile tempo, se ben gestita nelle dinamiche del CCNO ed in presenza di margini economici positivi, può contribuire a mantenere adeguati i flussi di cassa necessari all’azienda per far fronte ai propri impegni.
Se invece il CCNO intrappola i flussi di cassa (vedi i 2 esempi soprariportati) il tempo “mangia” il denaro potenzialmente a disposizione della nostra azienda che non riuscirà così a far fronte ai propri impegni finanziari.
Storicamente le imprese sono state attente ai volumi, alle variabili economiche (margini) e meno, molto meno, alle variabili finanziarie e a come il tempo incida in modo significativo sulla disponibilità o meno degli “adeguati flussi finanziari” necessari per far fronte ai propri impegni.
Molte crisi d’impresa sono nate , prima che da problemi di marginalità, da squilibri finanziari!
La cose stanno però cambiando in modo significativo, e il 2022 lo possiamo oramai considerare a tutti gli effetti un anno di svolta!
UNA MANOVRA A TENAGLIA
Sia le nuove normative bancarie LOM che la nova normativa sulla crisi d’impresa e dell’insolvenza chiedono all’imprenditore di presidiare al meglio le dinamiche finanziarie , con “adeguati assetti organizzativi” e con un approccio forward looking nella gestione aziendale.
Casca a fagiolo a questo punto un’ ulteriore citazione: ”chi ha tempo non aspetti tempo!”.
L’imprenditore deve quindi attivare tutti gli strumenti per comprendere anticipatamente eventuali segnali di squilibrio e agire di conseguenza, l’inattività, il lasciar passare il tempo non è più una variabile contemplabile!
L’inerzia è un atteggiamento che il legislatore non accetta da parte di un amministratore responsabile.
L’articolo 2086 del Codice Civile cita : “L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi d’impresa,….”.
La nuova normativa sulla crisi d’impresa chiede all’imprenditore di essere “tempestivo”!
L’imprenditore deve avere sempre sotto controllo come evolverà il suo business e come ogni decisione impatterà sulla sua capacità di far fronte ai propri impegni!
IL BUSINESSN PLAN
Finiamo sempre per citare lui.. il BUSINESS PLAN!
E’ oramai un mantra sia in ambito creditizio (vedasi le sopracitate Linee Guida EBA o LOM) ma è soprattutto uno strumento fondamentale per l’imprenditore/amministratore che deve potersi avvalere di strumenti di pianificazione e di declinazione delle strategie di sviluppo della propria impresa.
Fin dalla sua nascita Piano Bis ha come obiettivo far comprendere l’utilità di questo importantissimo strumento di pianificazione oramai indispensabile per ogni impresa!