IL RETAIL POST COVID
AUMENTO ESPONENZIALE DELL’E-COMMERCE E INTEGRAZIONE CON I SERVIZI “OMNICANALE”
L’ultimo anno è stato per il mondo del retail un periodo ricco di cambiamenti, nel quale oltre al comprensibilmente ovvio aumento dell’e-commerce si è aggiunta la riprogettazione del punto vendita fisico, che ha dovuto adeguarsi alle normative post Covid e alle conseguenti nuove esigenze del consumatore.
Il comportamento dei consumatori è cambiato: trascorriamo ed abbiamo trascorso più tempo in casa, in famiglia, abbiamo diminuito forzatamente le occasioni di contatto ed abbiamo scoperto la necessità di strumenti che ci venissero in aiuto in questa nuova dimensione di vita.
Le aziende hanno dovuto, e per quelle che non l’hanno ancora fatto dovranno, adattarsi velocemente a queste nuove esigenze, lavorando sul proprio modello di business e sulla propria offerta.
IL VALORE D’ACQUISTO PER LE PERSONE
Il cambiamento della dimensione di vita imposta, ha fatto riscoprire valori che erano stati dimenticati, forse sopiti sotto la frenesia di acquisti più marcatamente commerciali.
L’attenzione del consumatore oggi appare fortemente spinta verso il “vero valore del prodotto” e “del beneficio che un brand/prodotto è in grado di offrire realmente alla persona ed alla sua famiglia”.
Un esempio: abbiamo riscoperto il piacere della cucina, il gusto del pranzare con calma e di dialogare in famiglia, un’abitudine che non sarà momentanea, con la conseguente maggiore attenzione attribuita alla spesa, alla scelta di materie prime di qualità ed al loro vantaggio se possibile di una consegna a domicilio.
Siamo più attenti alla nostra salute, più consapevoli delle nostre fragilità e dell’importanza di un atteggiamento sociale responsabile: questi sono “regali” che il post Covid ci lascerà!
IL CAMBIAMENTO DEL RETAIL
La vendita off line consentita si è adeguata a nuovi protocolli di sicurezza che vedono contingentare gli ingressi, sanificare i locali e garantire il distanziamento tra i clienti.
In questo contesto il ruolo sociale del negozio è cresciuto, ed il personale di vendita gioca un ruolo strategico in termini di informazione ed assistenza, facendo emergere l’importanza di una vendita empatica in grado di trasferire con efficacia l’identità del brand/insegna.
Se quindi la vendita in negozio ha visto crescere l’importanza del ruolo del venditore, dall’altro lato la vendita on-line ha visto aumentare vertiginosamente i numeri con l’ingresso di molti nuovi clienti nel mondo del digitale.
Questo ha comportato la necessità di nuovi servizi per l’home delivery e la nascita di app per la gestione dei pagamenti elettronici, attività su cui le aziende devono lavorare incrementando il proprio modello di business.
Il contesto ha visto infine riscoprire i negozi di prossimità il cui giro d’affari è cresciuto del 40%.
SERVIZI “OMNICANALE”
Il negozio di vicinato appare oggi una grande risorsa per tre ordini di motivi:
- Valore sociale: elemento di coesione sociale e di vivibilità del territorio
- Comodità di un sevizio non solo per la vicinanza fisica ma anche per la consegna a domicilio
- Meno afflusso rispetto ai grandi centri commerciale: minori code, minor tempo, minor rischio
Durante la pandemia molti piccoli negozi, anche privi di sito internet, hanno scoperto la “loro omnicanalità”, ovvero si sono organizzati e hanno raggiunto i clienti via social e whatsapp prendendo ordini al telefono con ritiro in negozio o con consegna a casa.
CHE COSA SUCCEDERA’?
Il retail dovrà ripensare al proprio modello di business integrando da un lato la preparazione del proprio team per un servizio sempre più personalizzato e dall’altro adeguando le proprie tecnologie con nuovi strumenti digitali in grado di superare i limiti della vendita fisica.
Degli esempi? Soluzioni di vendite assistita a distanza, via whatsapp o in videochiamata, smart mirror e tecnologie di realtà aumentata.
Il negozio tradizionale non scomparirà, ma dovrà adeguarsi a questi cambiamenti con nuovi modelli di integrazione tra fisico e digitale.
Dal punto di vista della sicurezza, sarà necessario verificare il traffico dei negozi dotando i negozi di sistemi di controllo.
Le nuove tecnologie permetteranno di conoscere gli spostamenti all’interno del punto vendita, rilevando il tempo di permanenza del cliente nelle varie zone, fornendo così informazioni importanti dal punto di vista dall’analisi prospettica.
Le nuove tecnologie si presteranno ad una comunicazione sempre più targhettizzabile, raggiungendo i propri clienti in modo pratico e semplice con l’obiettivo di informare/supportare in modo sempre più attento.
Il successo? Garantito per quelle realtà che saranno in grado di coniugare una tecnologia d’avanguardia con l’empatia/valore comunicativo delle realtà di prossimità!