Il Rating Bancario: sintesi del merito creditizio
Il termine Rating è in uso presso le Banche, anche per gli affidamenti alle PMI, oramai da diversi anni.
Cos’è il Rating bancario?
E’ un giudizio di sintesi sul profilo del creditore ovvero sul suo “rischio di credito”.
Il Rating Interno di una Banca è – di fatto- una procedura che in modo standardizzato, permette di valutare il grado di solvibilità del cliente.
Il Rating si esprime con la determinazione di una classe di merito. Ciascuna classe comprende tutte le imprese che vengono considerate simili in termini di probabilità di rimborso del prestito; a ciascuna classe corrisponde quindi un livello di rischio omogeneo.
Come viene determinato il Rating?
Il rating interno è un giudizio globale derivante da una serie di informazioni che vengono raccolte, analizzate, valutate sia su base storica che , più recentemente , con un approccio prospettico.
L’analisi prospettica dei flussi a servizio del debito e lo strumento per questa tipologia di valutazione è il Business Plan.
Quali sono i principali dati di input?
Anche se il rating interno può variare in funzione dell’istituto di credito le tipologie di informazioni analizzate sono simili per tutte le banche.
Il giudizio sul grado di solvibilità di un’impresa si basa infatti sulla base delle seguenti informazioni:
- quantitative (bilanci per l’analisi storica);
- qualitative (storia dell’ impresa e del management, settore di appartenenza, mercati di sbocco, abitudini di pagamento, ecc) ;
- andamentali interne (modalità di utilizzo dei fidi, sconfinamenti, pagamento delle rate dei finanziamenti, percentuale di insoluti ,ecc) ;
- andamentali esterne (rapporti con il sistema creditizio, posizione in Centrale Rischi).
Come è possibile migliorare il proprio rating?
- Utilizzando strumenti di comunicazione efficaci che raccontino la propria impresa ed il suo impatto;
- Pianificando in modo strategico le attività anche tramite la redazione del Business Plan.
- Gestendo il rapporto con trasparenza ed in modo proattivo.