SE IL MARGINE NON C’E’
Revenue is vanity, PROFIT IS SANITY but cash is king ALAN MILTZ
In questo articolo ci concentreremo sulla seconda parte della frase ovvero “profit is sanity”.
Il profitto o il plus generato dall’impresa potremmo definirlo anche il “valore” generato dall’impresa.
Il concetto di “valore generato” è molto complesso e lo affronteremo nel prossimo articolo.
Oggi ci concentriamo sul profitto inteso come margine meramente economico.
Sono tanti i margini che un imprenditore deve controllare , dal margine di contribuzione al reddito dopo le imposte. In questo articolo approfondiremo il MARGINE OPERATIVO LORDO o EBITDA (anche se non sono proprio la stessa cosa)
L’EBITDA
EBITDA ovvero l’acronimo di Earning Before Interest Taxes Depreciation & Amortization: è il profitto , o margine dell’impresa prima del pagamento di interessi, tasse, svalutazioni ed ammortamenti.
E’ importante sapere che non è un valore disponibile con il bilancio ufficiale ma è disponibile solo dopo aver riclassificato il bilancio
E’ un margine importante perché, in sostanza , indica la capacità dell’impresa di creare valore.
In sintesi indica se i ricavi delle vendite sono sufficienti per coprire i costi legati al core business.
L’ANALISI DELL’EBITDA
L’EBITDA non va letto solo nella sua dimensione “assoluta” in termini di Euro.
Per capire se l’impresa sta generando sufficiente valore è infatti necessario mettere a rapporto il MOL e il Valore della Produzione (ricavi più variazione del magazzino di prodotto semilavorato e finito): si otterrà
In questo modo una percentuale che esprime quanto del valore della produzione è rimasto percentualmente dopo aver sopportato i costi legati al core business.
Un EBITDA positivo è indicatore che l’impresa è in grado di generare valore (o meglio di produrre margine).
Meglio ancora , rappresenta il vero e proprio risultato economico del processo di trasformazione operato dall’impresa, ne esprime la sua “performance”.
Consapevoli che potrebbe essere influenzato da politiche di bilancio che gonfiano artificialmente il risultato economico della gestione corrente rimane un indicatore fondamentale per capire se potenzialmente l’impresa genererà flussi di cassa positivi.
E SE IL MARGINE NON C’E’
Quando l’EBITDA è insufficiente di fatto l’impresa con la sua attività caratteristica non sarà in grado di remunerare i fattori produttivi e le fonti utilizzate ovvero:
- la struttura degli investimenti con gli ammortamenti
- il capitale di terzi con gli oneri finanziari;
- il fisco (con le imposte e tasse)
- i soci (con l’utile)
E’ evidente che, in presenza di margini significativi, temporanee situazioni di squilibrio patrimoniali possono essere superate; diversamente – se l’attività core dell’impresa genera margini insufficienti o peggio negativi – lo squilibrio patrimoniale sarà destinato ad aggravarsi.
L’EBITDA non pe nulla viene considerato come un indicatore di potenziale capacità di produrre flussi di cassa a parità di condizioni. Non è un indicatore finanziario ma da già molte indicazioni importanti.
Se non abbiamo margini operativi possiamo “spremere” il capitale circolante operativo ma il problema alla basa rimane.
In questo particolare momento storico peraltro si è determinata una situazione molto delicata : l’aumento dei costi (es costi energetici) che hanno eroso i margini caratteristici e l’aumento del costo del denaro.
In sostanza è la tempesta perfetta per chi era già fragile: pochi margini che si contraggono e debiti importanti magari contratti nel periodo COVID grazie alle garanzie statali che costano sempre di più!
Occhio quindi ai bilanci 2022. I ricavi potrebbe essere aumentati (vanity) per effetto anche dell’inflazione; ma i profitti potrebbero essere in contrazione (EBITDA in % inferiore agli anni precedenti) e non in grado di remunerare il sistema finanziario che applica ora tassi più alti almeno di 3 punti percentuali.
Una buona attività di monitoraggio, budgeting e pianificazione è fondamentale per tenere sotto controllo variabili fondamentali come l’EBITDA in chiave prospettico.
Serve all’imprenditore, lo attenzionano le banche: ricordate il rapporto PFN/EBITDA ?